In alcune circostanze della vita è inevitabile avere delle piccole difficoltà, ostacoli, complicazioni e insicurezze.
Se puoi permetterti di dirti: “è solo un periodo” “forse si risolve da solo” “mi basta un po' di relax” significa che probabilmente il tempo e le tue risorse personali si sono già attivate per affrontare la situazione che ti genera malessere.
In caso contrario, quando lo scorrere del tempo rende acute e croniche le tue sofferenze e i tuoi disturbi, peggiorando le tue relazioni, logorando la tua vita, ostacolando i tuoi obiettivi, allora lo psicologo è il professionista a cui rivolgerti, preparato ad intervenire con conoscenze e strumenti
Il colloquio psicologico è un momento di incontro tra due persone (psicologo e cliente) in un luogo sicuro, non giudicante, protetto da privacy e da segreto professionale.
Attraverso un ascolto attivo, ci si pone l’obiettivo di fornire un sostegno in maniera non standardizzata, ma specifica per ogni individuo, poiché la storia e l’esperienza di ogni persona sono uniche, particolari e irripetibili.
I sintomi, i disagi e la sofferenza che il cliente porta in seduta vengono interpretati, favorendo l’ampliamento della conoscenza di sé e una maggior consapevolezza del proprio funzionamento interno e nelle relazioni con gli altri.
Lo scopo generale è quello di ridurre il disagio soggettivo, potenziare le proprie risorse interne e le proprie capacità, affinché il soggetto possa trovare risposte ai propri quesiti, nuove prospettive e significati per vivere, nel miglior modo possibile, la propria vita.
I test psicologici sono strumenti standardizzati che servono per misurare carattere, attitudini, inclinazioni e per valutare la personalità. Servono a misurare le diverse caratteristiche psicologiche dell’individuo, che possono essere cognitive (intelligenza, memoria, attenzione, lettura, ecc…), emotive (empatia, autostima, ecc…) oppure personologiche (le caratteristiche che strutturano la nostra personalità).
Possono essere somministrati solo se, durante il colloquio, il cliente ritiene opportuno approfondire alcune caratteristiche idiosincratiche che gli creano disagio, per averne conferma e per iniziare a modificare i comportamenti disfunzionali oppure semplicemente per avere una maggiore conoscenza di sé, dei propri processi mentali e dei meccanismi relazionali e sociali che ciascuno di noi mette in atto quando si confronta con il mondo esterno.
( Warren G. Di Bennis )